Politica

paolucci silvio due

L’Aquila Roma: Paolucci (sopra) e Palumbo: “Centrodestra

incapace di programmare. Pronta una risoluzione per

fermare i tagli, aprire un tavolo di confronto e varare il

biglietto unico”. “Continua il gioco dei tagli da parte della

Regione sulla L’Aquila Roma, il centrodestra fa

campagna elettorale sullo sviluppo".

La conferma arriva dall’ufficializzazione del piano di

esercizio, con cui Tua sopprime 15 corse fra feriali e

festivi e rimodula gli orari di diverse altre”, avvertono il

capogruppo PD in Consiglio Regionale Silvio Paolucci e

il capogruppo PD del Consiglio Consiglio Comunale

dell’Aquila Stefano Palumbo.

TUA

Oggi la ragion del contendere per la nuova cagnara sembra essere la ristrutturazione di 10 corse su un

centinaio erogate complessivamente dal trasporto regionale che, così come ad oggi svolto, è costato a Tua, e

quindi a tutti gli abruzzesi, più di un milione e mezzo l'anno in deficit (125 mila euro/mese come Paolucci ha

diligentemente sottolineato in Commissione Vigilanza) di cosa stiamo parlando?

 

Di un numero minimo di utenti che contestano corse censite nel 2018 e 2019 con presenze medie giornaliere di 4,9 utenti e di 2,9 utenti (corse che vengono anticipate o posticipate di 15 minuti, non si parte più alle 4:30 o alle 5:00 ma alle 4:45).

Siamo alla farsa eletta a diritto se alle 7/8 persone medie, che viaggiano giornalmente nelle corse oggetto di contestazione (si ripete, anticipate o posticipate di 15 minuti) gli abruzzesi decidessero di regalare 7 macchine, una a persona, la comunità abruzzese risparmierebbe 1 milione e 300 mila euro.

Non ci si può prendere in giro, non si può chiedere il rinnovo del parco macchine obsoleto e buttare 1,5 milioni di euro in demagogia. Non si possono chiedere nuove assunzioni e poi decidere che una decina di utenti drenino milioni di euro per non anticipare o posticipare le partenze di 15 minuti.

Si è accusata la TUA di muoversi in una logica ragionieristica. E' vero, il "paradiso degli eroi" non è dei ragionieri. Ma è altrettanto vero che dopo la "Madia", governo PD, le aziende pubbliche che vanno in deficit non hanno un bel destino.

Allora spiegheranno loro, questi eroi del diritto astratto, alle centinaia di lavoratori che potrebbero perdere il posto di lavoro che con una bella mobilitazione sono riusciti a ripristinare 3/4 corse in perdita su una linea servita da centinaia di corse.

Pescara, 07.02.2020                                                          Gianfranco Giuliante    

 

fedele giorgio due

Una tassa, per usufruire del medesimo servizio, pagata due volte dalle aziende.

 

Allo stato attuale – spiega Giorgio Fedele (sopra) – è previsto un doppio corrispettivo, a carico delle imprese negli agglomerati industriali di competenza dell'ARAP, per usufruire della manutenzione stradale, della manutenzione delle aree verdi e pubblica illuminazione. Infatti le aziende, seguendo la legge del 2011, corrispondono un canone all'Agenzia regionale affinché siano erogati servizi essenziali, tra i quali rientrano proprio i tre precedentemente menzionati. Contemporaneamente, questi stessi servizi vengono finanziati anche attraverso il pagamento della TASI, la cui riscossione è affidata ai Comuni, ma dalla quale le aziende non vengono esentate. Ed è così che, di fatto, sono costrette a pagare due volte, e due enti distinti, per avere un unico servizio”.

Che ci sia una situazione iniqua che deve essere sanata per tempo è assolutamente evidente. Il MoVimento 5 Stelle si era già mosso in questo senso, facendo presente alla maggioranza questo problema con l'audizione in Commissione Vigilanza, presieduta dal collega Pietro Smargiassi, delle Associazioni datoriali. Dal momento che dalla Giunta di centro destra non è intervenuto ancora nessuno, pretendiamo adesso un impegno concreto attraverso questa risoluzione, con cui chiediamo che sia istituito un tavolo istituzionale tra Amministrazioni comunali, ARAP e Associazioni datoriali, per sanare questa iniquità”.

L'imposizione – conclude – di un doppio corrispettivo per usufruire del medesimo servizio risulta essere di dubbia legittimità sul piano giuridico amministrativo e di sicuro danno alle imprese abruzzesi all'interno dell'area di competenza dell'ARAP. È il momento di trovare una soluzione e aiutare le attività produttive abruzzesi colpite”.