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Al termine di un incontro tecnico promosso dall’assessore alle Finanze del Comune di Pescara, l'assessore Eugenio Seccia, per affrontare i nodi dell’imminente scadenza di marzo della Tassa sui rifiuti (TARI), l’amministrazione ha deciso di prendere ancora qualche giorno prima di comunicare ai contribuenti tempi e metodi di pagamento della prima rata dell’imposta. <Il limite attuale - ha detto Seccia - sta nella difficoltà di applicazione della metodologia di calcolo indicata nella circolare di Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), un documento che non brilla certamente per chiarezza e che di fatto esclude ogni responsabilità del nostro ufficio. E’ questa la ragione che di fatto blocca l’approvazione del nuovo Piano economico e finanziario (PEF) di Ambiente Spa>. Durante la riunione, cui hanno preso parte anche il presidente del Consiglio Comunale, Marcello Antonelli e i responsabili di Ambiente Spa e Adriatica Risorse (riscossione), si è appreso che l’assessorato competente interesserà l’Anci – come già fatto in occasione dell’approvazione del Bilancio di previsione - per addivenire a un momento di definizione del problema, quindi di acquisizione di notizie ufficiali da parte della stessa Arera.

<Una cosa mi sento di dire con certezza – ha concluso Seccia – Agevoleremo la cittadinanza, facilitando i pagamenti e rendendo chiara la procedura per farlo; allo stesso tempo vogliamo limitare i disagi ed evitare lungaggini e code>.

 

 

 

del trecco isabella

Nella raccolta differenziata dei rifiuti a Pescara non c’è in atto alcuna ‘emergenza’, né tantomeno ‘disservizio’: la semplice concomitanza di due fattori, il picco dell’influenza che ha ridotto del 16 per cento il personale in servizio e un ritardo nella consegna dei sacchetti dell’organico già acquistati, sta creando un rallentamento che però la società Ambiente Spa, ex Attiva, sta tranquillamente fronteggiando da un lato con una fornitura extra lotto di buste, dall’altro con gli straordinari sul personale in servizio che si sta comportando egregiamente. Tanto che, evidentemente, le uniche proteste sono arrivate al consigliere Pd Catalano, visto che né ai telefoni di Ambiente né dell’amministrazione è arrivata alcuna chiamata, segno che, al di là di qualche singolo problema, la situazione è perfettamente sotto controllo”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco replicando all’intervento del consigliere Catalano.

Partiamo dalle buste per la raccolta differenziata dei rifiuti organici – ha spiegato l’assessore Del Trecco (sopra) -: una nuova partita di sacchetti è stata ordinata al fornitore da Ambiente già a inizio dicembre con impegno alla consegna prima di Natale. Purtroppo è stato il fornitore che non è stato in grado di rispettare la scadenza, anzi ha comunicato di poter effettuare la consegna solo a fine gennaio. Ovviamente Ambiente si è subito attivata con altri fornitori e una ditta ha già consegnato una prima quantità di buste, mentre la seconda ditta provvederà alla consegna nella giornata di domani, permettendoci di tamponare la carenza momentanea e di arrivare a fine gennaio, distribuendo senza problemi i sacchetti alle famiglie che ne faranno richiesta lasciando come sempre un avviso sul mastello dell’organico. Ora però, da qui a parlare di ‘emergenza’ ce ne passa e non è proprio il nostro caso. Poi veniamo al presunto mancato svuotamento, e non ritiro, dei mastelli (che non vengono ritirati come sostiene il consigliere Catalano, ma vengono semplicemente svuotati e lasciati al domicilio dell’utente): in questo caso a creare alcuni problemi è stato il picco dell’influenza, che ha lasciato a casa il 16 per cento del personale, come da relativi certificati medici, associati a qualche infortunio che rientra nella media. Ora, l’organizzazione di Ambiente consente di affrontare senza alcun disagio il 5 per cento di assenze tra il personale, riuscendo a superare anche un’assenza del 10 per cento. Con un organico ridotto del 16 per cento la situazione diventa più complicata, ma anche in questo caso Ambiente sta limitando al minimo i disagi per l’utenza spostando il personale del mattino al pomeriggio, facendo la raccolta differenziata anche nelle ore pomeridiane e facendo gli straordinari entro i limiti consentiti dalla legge. Purtroppo in questo siamo stati penalizzati dalla norma nazionale del cosiddetto ‘Decreto Dignità’ – ha aggiunto l’assessore Del Trecco -: sino a un anno fa, nella stessa situazione, Attiva avrebbe potuto affrontare le carenze di organico dell’inverno chiamando operatori interinali e stipulando contratti di due o tre mesi. Oggi questo non è più possibile perché, pur avendo interinali disponibili e una graduatoria operativa, se quegli operatori hanno già lavorato su Pescara, e quelli nella nostra graduatoria sono in tali condizioni, non possono essere più chiamati per un contratto temporaneo, ma solo per un contratto a tempo indeterminato. Comunque, nonostante questo, non c’è un’emergenza rifiuti a Pescara, non ci sono montagne di pattume abbandonato in strada né davanti alle case, non ci sono proteste nè abbiamo ritenuto mettere manifesti per avvisare la popolazione perché non siamo nelle condizioni di non poter raccogliere i rifiuti né di invitare gli utenti a fermare la raccolta differenziata. A Pescara il servizio si sta svolgendo e continuerà a svolgersi, dunque invito il consigliere Catalano a evitare una spettacolarizzazione inutile, peraltro mischiando nel suo minestrone anche la Bandiera Blu, che nulla ha a che vedere con la sua vaporosa ‘denuncia’”.

 

 

regione commissione ambiente

Dall’inizio dell’anno a oggi le centraline dell’Arta hanno rilevato solo uno o al massimo due sforamenti dei limiti di legge per i livelli delle polveri sottili PM10. Che non significa però che l’aria di Pescara sia pulita, ma piuttosto che la situazione è meno drammatica rispetto ad altre città italiane e che comunque abbiamo margini per intervenire e migliorare ulteriormente la situazione, attraverso, per esempio, un’opera di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza. A tal proposito la Commissione Ambiente andrà a promuovere degli incontri tra l’Arta e le scolaresche, in aula consiliare, proprio per informare e formare i bambini circa le misure che si possono adottare per inquinare meno e per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Ambiente Ivo Petrelli all’esito della seduta odierna della Commissione dedicata all’emergenza inquinamento atmosferico, alla presenza del Direttore dell’Arta Chiavaroli.

Attualmente stiamo vivendo una situazione di calma relativa – ha detto il Presidente Petrelli -, ovvero dal primo gennaio 2020 non si sono registrati picchi di inquinamento atmosferico come sta invece accadendo in altre città del nord, come Torino o Milano, dove i sindaci sono stati costretti a firmare le ordinanze per giorni di chiusura al traffico delle città. Questo dato è assolutamente positivo se pensiamo che ad alzare i livelli del PM10, le polveri sottili, concorrono tre fattori, ossia il traffico veicolare, l’accensione delle caldaie per il riscaldamento dei locali e la situazione meteo-climatica di alta pressione, che di per sé favorisce il ristagno dell’aria in assenza di vento o pioggia. Tre fattori che attualmente sono sicuramente presenti a Pescara, ma che pure non stanno determinando criticità, ed è ulteriormente positivo se pensiamo che oggi la norma consente al massimo 35 superamenti l’anno dei parametri di legge, limite facilmente superabile nel periodo invernale, anche se già il 2019, a detta dell’Arta, si era chiuso con un ottimo trend per Pescara, ovvero con pochi superamenti. Sino a oggi, stando ai dati rilevati dalle centraline, la qualità dell’aria è stata scadente per il PM10 una sola volta nelle postazioni del Teatro d’Annunzio, sulla riviera sud, e in via Sacco, e 2 volte nella postazione di via Firenze. Tuttavia – ha proseguito il Presidente Petrelli – in una città che ha l’ambizione di conquistare la Bandiera Blu siamo convinti che questo non basti, perché se il PM10 si mantiene sotto i limiti tanto da non imporre ordinanze di chiusura al traffico, ci sono altri parametri da valutare, come il PM 2,5, ovvero la particella ancora più piccola delle polveri sottili, per il quale pure non ci sono limiti di legge, ma solo obiettivi di qualità, ma quelle polveri comunque le respiriamo, noi e i nostri bambini, ed è vero che, al di là di quanto dicono le centraline, ci sono momenti della giornata in cui alcune strade cittadine sembrano sature di gas di scarico e l’aria è quasi irrespirabile, quindi dobbiamo valutare, con l’ausilio dei tecnici dell’Arta e del Comune, quali misure sono applicabili per migliorare la situazione di Pescara. Innanzitutto penso a un’azione di sensibilizzazione da condurre nelle scuole e a tal fine andremo a promuovere momenti di incontro e dibattito tra l’Arta e le nostre scolaresche per far capire ai bambini cos’è l’inquinamento atmosferico, come si genera, cosa determina potenzialmente sulla nostra salute, e come si combatte. E tali eventi, ad esempio, potrebbero anche rientrare nel percorso per l’assegnazione della Bandiera Blu”.

Comunicato stampa Presidente Petrelli (Forza Italia, Pescara), su Commissione per inquinamento atmosferico.