Politica

d alessandro camillo

D’ALESSANDRO SU NOMINA GARANTE DEI DETENUTI ABRUZZESI

Sorprendono le parole di Rita Bernardini in merito alla non ancora avvenuta elezione a Garante dei detenuti abruzzesi. Ma ciò è esclusivamente addebitabile ad una incredibile norma statutaria, quindi impossibile da modificare in breve tempo, che prevede una maggioranza qualificata di 21 voti. Come noto la maggioranza esprime 18 voti in Consiglio e la norma consegna dunque all’opposizione il diritto di veto.

Maggioranze così vincolanti sono previste nell’ordinamento, ad esempio per i giudici della Corte Costituzionale, ma in quel caso – trattandosi di un organo collegiale – è possibile trovare un’intesa sulla composizione. Nel caso di specie, trattandosi di un organo monocratico non si consente ad una maggioranza che ha vinto le elezioni (e dunque che ha diritto di scegliere) la nomina senza il contributo di almeno tre voti dall’opposizione. E’ nostra intenzione cambiare questa norma cloaca, poiché deve prevedersi per le nomine monoelettive la maggioranza semplice alla terza votazione, altrimenti il sistema impazzisce.

Parlo da coordinatore della maggioranza: la storia secondo cui mancherebbero al nostro interno i numeri non solo non è vera ma è possibile provare il contrario. Stupisce infine come esponenti del Partito Radicale abruzzese – mi riferisco a Ricardo Chiavaroli, già consigliere regionale uscente e candidato con Forza Italia – non riescano a convincere dopo mille passaggi i propri rappresentanti a votare non certo un nome di parte ma una competenza nazionale indiscussa quale Rita Bernardini.

Camillo D’Alessandro, coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale

celano comune e piazza rep 07Comunicato: PD - PROBLEMATICHE SCUOLE ASSEGNATE E SCIOPERO ALUNNI

I ragazzi del 3’ A dell’ITE di Celano ieri  non sono entrati in classe in quanto nella loro aula non ci sono finestre, la luce è poca e soffusa. Gli alunni hanno scioperato,  dopo che fin  dal primo giorno di scuola avevano sollevato la questione con gli insegnanti chiedendo ovviamente una sistemazione più consona per l’anno scolastico appena iniziato. I ragazzi  hanno redatto una lettera inviata via e-mail alla dirigente scolastica e per conoscenza al sindaco di Celano Settimio Santilli, nella quale hanno evidenziato le diverse problematiche con le quali sono costretti a convivere in questa nuova sede scolastica. “Nella lettera abbiamo fatto un resoconto delle problematiche con le quali stiamo convivendo in questa nuova sistemazione scolastica”, ha spiegato Maurizia Rocchesini che ha redatto il documento a nome della propria classe. “ Non abbiamo scioperato così tanto per non andare a scuola, ma per far valere il nostro diritto di studenti a stare in un aula degna di questo nome”. Ricordiamo che l’ITE è stato trasferito dalla sua sede del plesso don Minozzi all’Auditorium risultato più sicuro dal posto di vista delle vulnerabilità sismica.  Sull’argomento è intervenuto anche il segretario del PD celanese Calvino Cotturone contattato da alcuni genitori. “ Il fatto è molto serio e grave”, ha spiegato il segretario del Pd celanese Calvino Cotturone. “Sono anni che il nostro partito, sia in consiglio comunale che non, ha proposto soluzioni alternative per le scuole come la costruzione di un campus moderno e funzionale nell’area dove ci sono anche gli impianti sportivi in via la Torre, proposte ovviamente cadute nel vuoto. ” Questa mattina  una delegazione del PD visiterà le scuole cittadine. “La visita era già in programma”, conclude Cotturone, “ ma alla luce dei fatti di oggi, (ieri), abbiamo deciso di anticiparla per vedere come sono stati collocati i ragazzi, gli insegnanti e tutto il personale scolastico”.

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PORTI, FEBBO E SOSPIRI: IL GOVERNO VA DA UNA PARTE E L’ABRUZZO DALL’ALTRA

L’AQUILA - “Mentre il governo regionale continua testardamente e inspiegabilmente la sua strategia, perdente, per aderire all’Autorità portuale di Civitavecchia, su cui siamo stati già bocciati due volte, il Governo nazionale (come si legge chiaramente nell’articolo pubblicato oggi sul Sole 24 Ore) punta da tutt’altra parte per favorire lo sviluppo delle banchine del Mezzogiorno come Napoli, Taranto, Brindisi e soprattutto Taranto, che rafforza la giustezza delle nostre posizioni sia prima che oggi”. E’ quanto dichiarano il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri.  

“E’ la conferma di quanto messo in evidenza nei giorni scorsi – proseguono i Consiglieri di Forza Italia - la Giunta D’Alfonso pecca di lungimiranza nella propria programmazione, disegnando strategie che appaiono scarsamente efficaci per lo sviluppo dell’Abruzzo. Decisioni che, torniamo a ribadirlo, vengono prese senza condivisione con i territori e i portatori di interesse. Anche la visione del Governo nazionale punta al rilancio degli scali del sud come Taranto ed è proprio sul porto pugliese che noi puntammo nella passata legislatura. Tra l’altro, come si legge nell’articolo del Sole 24 Ore, nei giorni scorsi è partita l’operatività della piattaforma logistica messa in funzione con 40 milioni di investimenti. La scelta di Taranto che facemmo era dettata da considerazioni oggettive: la Puglia è in regime di convergenza e pertanto aveva, ed ha, a disposizione una somma di fondi e risorse europee ingenti che possono essere utilizzate e dirottate anche sull’Abruzzo. Inoltre Taranto, per traffico merci e tra i primi 3 porti nazionali come dimostrano i dati 2012 e 2013. Inoltre, la Regione Puglia è diventata il ponte verso i mercati dell’Europa centrale, cioè l’Europa ricca, Europa dell’est, cioè l’Europa in forte crescita, fino ad arrivare ai nuovi mercati di tutta l’Asia, cioè quello che in Borsa viene chiamato mercato emergente, con l'autostrada del mare che ci vede impegnati sulle traiettoria adriatica su Trieste via mare e su Ancona via ferro. Visto che la Giunta D’Alfonso (Pd) si mostra impermeabile alle nostre costruttive osservazioni – concludono Febbo e Sospiri – auspichiamo che si presti maggiore attenzione a quanto viene deciso a Roma dal Governo nazionale (Pd)”.